Day One.

Che giornata piovosa.

Stamattina mi sono infilata gli shorts con i collant coprenti e gli stivali di gomma che mi ha regalato la nonna del mio ragazzo. L'ho fatto per punirmi in un certo senso. Volevo che tutti vedessero le mie gambe lardose strizzate dentro i collant scuri per sentirmi ancora più vacca e obesa. Ha funzionato fino a che non sono tornata a casa per pranzo e mi sono gettata sui resti della polenta della sera prima. Amo la polenta, non le resisto, da buona milanesotta tutta risotto giallo e cotoletta. (almeno mia mamma le fa light e ne mangio solo una fettina minuscola). Ora sono qui sul letto a darmi della cogliona senza forza di volontà e a vedermi la pancia dilatarsi a dismisura. E sono due giorni che non vado in palestra; un incubo. Tutto per un fottuto esame di Economia Politica che mi sta mandando in pappa il cervello già provato di suo. Meno male che alle 18.00 arriva mio zio a cercare di accendermi la lampadina e farmi entrare sti cazzo di concetti in testa. L'Università è un'associazione a delinquere, altro che palle. L'ultimo anno è stressante, visto che in più bisogna rincorrere i docenti e supplicarli di farti da relatore per la tesi. Speriamo che ciò non incida sulla mia battaglia contro il corpo flaccidoso che mi ritrovo.

Giovedì prossimo comincio a prendermi le misure, aspetto che mi passi il ciclo, così magari sarà più facile vedere i progressi. SPERiAMO iN BENE!

Per stasera cercherò di rimediare mangiando un'insalata di rucola e radicchio con qualche surimi (un bastoncino 17kcal) e mais.

Ora vi lascio angeli, torno alla mia "amata" Economia Politica.

STAY STRONG, NON PERDETE LA SPERANZA, MAi!

Vi abbraccio.